Il progetto riabilitativo può prevedere, in associazione o meno ad obiettivi logopedici specifici, percorsi di potenziamento delle funzioni esecutive e/o percorsi di potenziamento metacognitivo.
Approccio che mira a potenziare le componenti attentive esecutive, gli apprendimenti complessi (lettura, scrittura, calcolo) e le funzioni sottostanti (linguaggio, visuo-percezione…) che risultano deboli dalla valutazione. Il modello Benso (2007) sostiene che tutti i tipi di apprendimento hanno bisogno di risorse attentive per realizzarsi, per cui un intervento abilitativo non può occuparsi soltanto del modulo specifico deteriorato, ma deve estendersi anche alle componenti attentive a esso dedicate, oltre che al Sistema Attentivo-Esecutivo.
Il Metodo Feuerstein, dal nome del suo ideatore, il professor Reuven Feuerstein, è una metodologia didattica per stimolare e sviluppare l’intelligenza. Utilizzato inizialmente con bambini affetti da disabilità cognitiva o con disturbi dell’apprendimento, è oggi utilizzato per lavorare sulla plasticità cognitiva e sulla flessibilità mentale.
All’”imparare ad imparare”, Reuven Feuerstein ha dedicato la vita, dando un contributo fondamentale e fortemente innovativo alla costruzione della matrice teorica dell’educazione cognitiva e alla diffusione dei suoi principi. Il metodo Feuerstein si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi apparsi in ambito educativo e riabilitativo ed è attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, come il campo educativo, aziendale e riabilitativo.
Il Metodo si fonda sulla convinzione che ogni ogni individuo è modificabile e può potenziare i propri processi cognitivi, attivando risorse ancora latenti. Questo percorso è reso possibile dalla presenza di un ‘mediatore’ che facilita il processo dell’imparare ad imparare.