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Officina di Parole

Tra logopedista e paziente è una questione di incontri o meglio di un incontro.

Questo incontro può essere casuale, avvenire attraverso il consiglio da parte di un insegnante o di un medico o della scuola o avvenire anche dopo una ricerca in rete.

Quello che cerca un genitore è un bravo professionista che possa prendere in carico il suo bimbo o il suo ragazzo…a volte questa ricerca non è facile e i tempi di attesa spesso non aiutano.

Oggi mi chiedo:

“Chi è il bravo logopedista? Che caratteristiche deve avere? Esiste il bravo logopedista?”

In questa mappa, ispirata dal Prof. Francesco Benso, ho provato a riassumere le caratteristiche che può provare ad avere un buon logopedista…dico provare perché fortunatamente nel nostro lavoro sembra non esserci mai un punto di arrivo, ma è un continuo imparare ed un lavorare con la consapevolezza di sapere e di non sapere.

Per me il bravo logopedista è:

  • sicuramente chi è logopedista e non fa il logopedista
  • chi riesce a viaggiare con la sua valigia fatta di metodi, strategie, conoscenze, giochi…e da questa valigia pesca in base al paziente che ha davanti
  • chi sa mettersi in rete e dialogare con altre professionalità, al fine di garantire una presa in carico globale del bambino
  • chi propone terapie che si fondino sull’Evidence Best Practice, che nasce dall’integrazione tra ricerca, esperienza clinica del logopedista e valori del paziente

Esiste poi il bravo logopedista? A mio parere no, non esiste il bravo logopedista…ma esiste il bravo logopedista per quel bambino e per quel momento del percorso di crescita del bambino.

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